Affrontare la perdita di una persona cara è uno dei momenti più difficili della vita. Al dolore si aggiunge la necessità di prendere decisioni importanti, spesso in poco tempo e con scarsa lucidità. Una delle scelte più significative riguarda la sepoltura e, in particolare, la selezione del loculo cimiteriale.
Questa decisione, che può sembrare puramente pratica, porta con sé implicazioni emotive, burocratiche ed economiche che meritano di essere comprese a fondo. Le domande sono tante: meglio un loculo singolo o uno doppio? Cos’è esattamente una concessione cimiteriale e quanto dura? Esistono costi nascosti di cui nessuno parla?
Cos’è un loculo e quali tipologie esistono?
Un loculo è una nicchia muraria, solitamente in calcestruzzo, situata all’interno di una struttura cimiteriale e destinata ad accogliere il feretro del defunto. Questa pratica, nota come tumulazione, si differenzia dall’inumazione, che prevede la sepoltura della bara direttamente nella terra.
La scelta del loculo non è universale; esistono diverse tipologie pensate per rispondere a esigenze differenti. Analizziamole nel dettaglio.
Il loculo singolo: la scelta tradizionale
Il loculo singolo è la soluzione più comune. Si tratta di una nicchia dimensionata per ospitare un solo feretro. I loculi sono generalmente disposti su più file verticali e la loro posizione influenza notevolmente il costo della concessione. Quelli situati ad “altezza d’uomo” (seconda e terza fila) sono i più richiesti e, di conseguenza, i più costosi, poiché facilitano la visita e la preghiera dei familiari. Le file più in alto o più in basso hanno costi inferiori.
Il loculo doppio: una soluzione per un legame eterno
Il loculo doppio, spesso chiamato “loculo a due posti” o “loculo per coniugi”, è una nicchia più grande, progettata per ospitare due feretri. Questa opzione è scelta frequentemente da coppie che desiderano garantire la vicinanza anche dopo la morte. Sebbene il costo iniziale sia superiore a quello di un loculo singolo, nel lungo periodo può rappresentare un risparmio rispetto all’acquisto di due concessioni separate. È una scelta che va ponderata, considerando la disponibilità nei cimiteri, che può essere limitata.
L’ossario e la celletta cineraria: dopo la cremazione o l’esumazione
Esistono anche nicchie più piccole con scopi specifici:
- L’ossario (o celletta ossario): È un piccolo loculo destinato a contenere i resti ossei del defunto. Vi si ricorre al termine del periodo di concessione di un loculo tradizionale o dopo il ciclo di inumazione, quando si procede con l’esumazione e la raccolta dei resti.
- La celletta cineraria: Simile per dimensioni all’ossario, è specificamente progettata per custodire l’urna cineraria dopo la cremazione.
La scelta tra queste opzioni dipende dal percorso che si intende seguire e dalle volontà espresse in vita dal defunto.
La concessione cimiteriale a Roma: come funziona?
Questo è uno degli aspetti più fraintesi e cruciali dell’intero processo. Acquistare un loculo non significa diventarne proprietari a vita. Si acquisisce, invece, un diritto d’uso per un periodo di tempo determinato, noto come concessione cimiteriale.
Un diritto d’uso, non una proprietà
La concessione è un atto amministrativo con cui il Comune di Roma (o l’ente gestore, AMA – Cimiteri Capitolini) concede a un privato l’utilizzo di una porzione di suolo o di un manufatto cimiteriale. Il concessionario ha il diritto di utilizzare il loculo per la sepoltura del defunto indicato nell’atto, ma il bene rimane di proprietà pubblica. Questo significa che alla scadenza della concessione, se non rinnovata, il loculo torna nella disponibilità del Comune.
La durata della concessione: quanti anni dura e cosa succede alla scadenza?
A Roma, la durata standard di una concessione per un loculo è di 30 anni. Questo periodo è fissato dal regolamento di polizia mortuaria comunale.
Alla scadenza, i familiari hanno principalmente due opzioni:
- Rinnovo della concessione: Se il regolamento cimiteriale lo consente e c’è la disponibilità, è possibile richiedere il rinnovo per un ulteriore periodo, pagando la tariffa vigente al momento della richiesta. È fondamentale informarsi per tempo, poiché le procedure possono richiedere mesi.
- Esumazione o estumulazione: Se non si desidera o non è possibile rinnovare, si procede con l’estumulazione, ovvero l’apertura del loculo e l’estrazione dei resti. A questo punto, i resti mortali possono essere collocati in un ossario comune, in una celletta ossario privata (se si acquista una nuova concessione) o, in alcuni casi, avviati alla cremazione.
La mancata comunicazione da parte dei familiari alla scadenza può portare a procedure d’ufficio da parte dell’amministrazione cimiteriale.
Chi può essere titolare di una concessione?
La concessione di un loculo può essere richiesta al momento del decesso per seppellire un familiare. In alcuni Comuni e in determinate circostanze, è anche possibile acquistare un loculo in vita per sé stessi o per la propria famiglia, ma questa pratica è soggetta a specifiche disposizioni e disponibilità. Il titolare della concessione è la persona che stipula il contratto con il Comune e diventa il referente per ogni comunicazione futura, inclusi rinnovi e scadenze.
Analisi dei costi: quanto costa un loculo a Roma?
Affrontiamo ora l’aspetto economico. Il prezzo di un loculo cimiteriale a Roma non è fisso, ma varia in base a una serie di fattori determinanti. La trasparenza è fondamentale, per questo è importante conoscere ogni singola voce di costo.
I fattori che influenzano il prezzo
Il costo della sola concessione può variare da poche migliaia di euro a cifre ben più consistenti. Ecco i principali elementi che determinano la tariffa:
- Il cimitero di riferimento: I prezzi non sono uguali in tutti i cimiteri della Capitale. Un loculo al Cimitero Monumentale del Verano avrà un costo diverso rispetto a uno al Cimitero Laurentino o a Flaminio (Prima Porta).
- La posizione del loculo (la fila): Come accennato, la fila è il fattore più impattante. Le file centrali (seconda e terza dal basso) sono le più care. Le più economiche sono la prima (la più bassa) e quelle superiori alla quarta. La differenza di prezzo tra una fila e l’altra può essere anche del 50-70%.
- La tipologia: Un loculo doppio ha un costo superiore a uno singolo, mentre una celletta ossario o cineraria ha un costo decisamente inferiore.
Oltre il prezzo di acquisto: i costi nascosti da considerare
Il prezzo della concessione è solo la punta dell’iceberg. Per avere un quadro completo e non incorrere in sorprese, è essenziale considerare le spese accessorie, spesso definite “costi nascosti”:
- Operazioni cimiteriali: L’operazione di tumulazione (l’inserimento del feretro nel loculo) ha un costo a sé, fatturato dall’ente gestore.
- Chiusura del loculo e lapide: Dopo la tumulazione, il loculo viene sigillato con una lastra di marmo. Il costo della lapide, delle incisioni (nome, date, epigrafe), dell’eventuale fotoceramica e degli accessori (portafiori, lumino) è a carico della famiglia.
- Diritti e marche da bollo: La stipula del contratto di concessione prevede il pagamento di diritti di segreteria e l’applicazione di marche da bollo.
- Luce perpetua: L’illuminazione votiva è un servizio opzionale con un canone annuo da corrispondere all’ente gestore.
- Manutenzione: Sebbene la manutenzione straordinaria delle strutture sia a carico del cimitero, la pulizia e il decoro della singola lapide sono responsabilità dei concessionari.
Affidarsi a un’agenzia funebre seria come Funeral Srl significa ricevere un preventivo chiaro e dettagliato che includa tutte queste voci, garantendo totale trasparenza.
Il processo burocratico: i passi da seguire
L’assegnazione di un loculo richiede una serie di passaggi burocratici che possono apparire complessi in un momento di lutto. Il primo passo consiste nella presentazione della domanda di assegnazione presso gli uffici cimiteriali competenti, allegando il certificato di morte e i documenti del richiedente. Una volta verificata la disponibilità, si procede alla scelta del loculo e alla stipula del contratto di concessione, che si conclude con il pagamento delle tariffe previste.
Un’agenzia funebre esperta si fa carico di tutta questa procedura, interfacciandosi con gli uffici dell’AMA, compilando la modulistica necessaria e gestendo le tempistiche, sollevando così la famiglia da un ulteriore carico di stress e preoccupazione.
Domande frequenti (FAQ)
Per concludere, rispondiamo ad alcuni dei dubbi più comuni che le famiglie ci pongono.
Posso acquistare un loculo in anticipo, prima che avvenga il decesso? La normativa può variare. Generalmente, a Roma, la concessione viene rilasciata al momento del decesso. Tuttavia, esistono delle eccezioni per persone che superano una certa età (solitamente 70 anni) o in particolari condizioni, ma la disponibilità di loculi per la prenotazione in vita è estremamente limitata.
Cosa succede se non rinnovo la concessione alla scadenza? Se i familiari non si attivano, l’amministrazione cimiteriale avvia una procedura d’ufficio per liberare il loculo. I resti del defunto vengono estumulati e, a seconda dello stato di conservazione, possono essere collocati nell’ossario comune.
Un non residente a Roma può essere sepolto in un cimitero della città? Sì, è possibile, ma solitamente a tariffe maggiorate rispetto a quelle applicate per i residenti. L’autorizzazione viene concessa se il defunto aveva legami con la città (ad esempio, per ricongiungersi a familiari già sepolti a Roma).
Qual è la differenza tra tumulazione e inumazione? La tumulazione è la sepoltura in un loculo, una tomba di famiglia o una cappella. Il feretro è sigillato ermeticamente. L’inumazione è la sepoltura in una fossa scavata nella terra. Ha una durata di concessione inferiore (solitamente 10 anni) e un costo iniziale più basso, ma al termine del periodo è necessaria l’esumazione.