Quando si perde una persona cara, l’ultima cosa di cui si vorrebbe occupare è la burocrazia. Eppure, le questioni pratiche ed economiche si presentano con urgenza, aggiungendo un peso ulteriore a un momento già di per sé estremamente doloroso. Organizzare un funerale a Roma comporta scelte delicate e un impegno finanziario che non tutti conoscono a fondo.
Sapere che lo Stato prevede un’agevolazione fiscale per alleggerire questi costi è un’informazione fondamentale.
Noi di Funeral Srl, agenzia funebre radicata nel cuore di Roma, abbiamo creato questa guida completa e aggiornata al 2025 per fare luce sulla detrazione per spese funebri. Il nostro scopo è andare oltre le informazioni di base, spesso ripetitive e incomplete, che si trovano online. Vogliamo offrirti uno strumento pratico e trasparente per capire chi ne ha diritto, quali sono i limiti reali, i documenti indispensabili e le novità normative a cui prestare attenzione, come la riduzione della detrazione per i redditi più alti e i nuovi controlli sui pagamenti.
Il nostro impegno è trasformare la complessità fiscale in una risorsa chiara, permettendoti di affrontare queste incombenze con serenità e di ottenere il giusto rimborso IRPEF.
Normativa 2025: tetto di spesa e detrazione del 19%
La regola generale per la detrazione delle spese funebri è rimasta stabile, ma è fondamentale capirne i dettagli. La detrazione fiscale è pari al 19% delle spese sostenute, calcolata su un importo massimo di spesa di 1.550 euro per ogni decesso. Questo significa che il rimborso massimo che si può ottenere è di 294,50 euro (il 19% di 1.550 €).
-
- Il tetto si applica al decesso: È importante sottolineare che il limite di 1.550 € è legato all’evento luttuoso, non a chi paga. Se più persone sostengono il costo, l’importo massimo detraibile di 294,50 € deve essere ripartito tra di loro.
-
- Chi può detrarre: La detrazione spetta a chiunque paghi la spesa, a prescindere dal vincolo di parentela con il defunto. Un amico, un convivente o un lontano parente hanno lo stesso diritto di chiunque altro, a patto di aver sostenuto il costo.
Novità importante: la detrazione decresce per i redditi alti
Ecco un aspetto che molti non conoscono: la detrazione per spese funebri non è uguale per tutti. Per i contribuenti con un reddito complessivo superiore a 120.000 euro, l’importo della detrazione inizia a diminuire fino ad azzerarsi completamente al raggiungimento di un reddito di 240.000 euro.
Questo significa che se il tuo reddito supera la soglia di 120.000 euro, non potrai beneficiare dell’intero importo di 294,50 €, ma di una quota via via minore. Questo meccanismo, introdotto per garantire maggiore equità fiscale, è un fattore cruciale da considerare durante la compilazione della dichiarazione dei redditi.
La checklist definitiva dei documenti necessari
Per non avere sorprese in fase di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate, la documentazione deve essere impeccabile. I pagamenti in contanti non danno diritto ad alcuna detrazione.
Ecco la checklist essenziale:
- Fattura Originale dell’Agenzia Funebre:
- Deve essere intestata a chi (o a coloro che) ha sostenuto la spesa, con nome, cognome e codice fiscale.
- Deve riportare i dati anagrafici della persona defunta.
- Deve descrivere in modo analitico i servizi forniti.
- Quietanza di Pagamento Tracciato:
- Questa è la prova regina. È obbligatorio conservare la ricevuta del pagamento effettuato tramite bonifico bancario/postale, carta di credito/debito, bancomat o assegno.
- L’estratto conto della carta o del conto corrente dove figura l’addebito è un documento valido. I nuovi controlli fiscali si concentrano proprio sulla coerenza tra fattura e pagamento tracciabile.
- Eventuale Dichiarazione di Ripartizione della Spesa:
- Se più persone hanno contribuito ma la fattura è intestata a una sola, quest’ultima può redigere una dichiarazione di ripartizione. Si tratta di un’annotazione sulla fattura originale, firmata dall’intestatario, che elenca i nomi, i codici fiscali e le quote pagate da ciascun partecipante. In questo modo, ognuno potrà detrarre la propria parte.
Spese detraibili e spese escluse: cosa si può scaricare davvero?
Non tutto ciò che si paga in occasione di un lutto è detraibile. L’Agenzia delle Entrate distingue nettamente tra spese funebri “in senso stretto” e altre spese accessorie o di concessione cimiteriale.
Voci di spesa ammesse alla detrazione (detraibili) | Voci di spesa non ammesse alla detrazione (non detraibili) |
---|---|
✔️ Onorario per l’organizzazione completa del funerale | ❌ Acquisto anticipato del loculo o della tomba (prima del decesso) |
✔️ Trasporto della salma (dal luogo del decesso alla camera ardente, chiesa e cimitero) | ❌ Lavori di costruzione o ristrutturazione sulla tomba di famiglia |
✔️ Fornitura del cofano funebre, dell’urna cineraria e altri articoli interni (imbottiture, velo) | ❌ Spese per lapidi, monumenti o accessori cimiteriali acquistati in un momento successivo al funerale |
✔️ Vestizione e preparazione estetica della salma (tanatoestetica) | ❌ Spese di esumazione o estumulazione successive |
✔️ Annunci funebri, necrologi, manifesti e ringraziamenti | ❌ Rinfreschi funebri o catering |
✔️ Diritti cimiteriali pagati al Comune e tasse (es. tassa di cremazione) contestualmente all’evento luttuoso | ❌ Acquisto di fiori da un fiorista separato (se non inclusi nella fattura unica dell’agenzia) |
Noi di Funeral Srl garantiamo sempre fatture dettagliate che separano chiaramente le voci, per massimizzare la trasparenza e semplificare la tua dichiarazione.
Esempi Pratici di Calcolo: Quanto si Risparmia Davvero?
Vediamo tre casi reali per capire come applicare le regole e calcolare il risparmio.
Caso 1: Funerale Base
La famiglia Rossi organizza un funerale il cui costo totale, fatturato da Funeral Srl, è di 3.200 €. La spesa è sostenuta interamente dal figlio, con un reddito di 40.000 €.
- Spesa massima considerata: 1.550 € (anche se il costo è superiore)
- Calcolo detrazione: 1.550 € * 19% = 294,50 €
- Risparmio netto: Il signor Rossi otterrà un rimborso IRPEF di 294,50 €.
Caso 2: Funerale con Cremazione e Ripartizione della Spesa
Il costo di un funerale con cremazione è di 4.100 €. La spesa è divisa equamente tra i due figli, Mario e Laura, entrambi con redditi sotto i 120.000 €. L’agenzia emette una fattura cointestata.
- Spesa massima totale: 1.550 €
- Quota di spesa per figlio: 1.550 € / 2 = 775 €
- Calcolo detrazione per figlio: 775 € * 19% = 147,25 €
- Risparmio netto: Sia Mario che Laura otterranno un rimborso di 147,25 € ciascuno (per un totale di 294,50 €).
Caso 3: Doppio Decesso nello Stesso Anno
Il signor Bianchi purtroppo perde entrambi i genitori nello stesso anno. Sostiene interamente i costi per due funerali separati: 3.500 € per il primo e 3.800 € per il secondo.
- Il limite si applica a ogni singolo evento luttuoso.
- Detrazione per il primo funerale: 1.550 € * 19% = 294,50 €
- Detrazione per il secondo funerale: 1.550 € * 19% = 294,50 €
- Risparmio netto totale: Il signor Bianchi potrà detrarre un totale di 589 € (294,50 € + 294,50 €) nella sua dichiarazione dei redditi.
Tempistiche e scadenze per il 730/2025
Per le spese sostenute nel 2024, la dichiarazione dei redditi andrà presentata nel 2025. Ecco le date chiave da ricordare:
-
- Invio 730 precompilato o ordinario: La scadenza è fissata al 30 settembre 2025.
-
- Ricezione del rimborso: Per i lavoratori dipendenti, i rimborsi IRPEF vengono accreditati direttamente in busta paga a partire da luglio 2025. Per i pensionati, il rimborso arriva nel cedolino della pensione a partire da agosto/settembre.
Attenzione: detrazione fiscale e “bonus funerale” non sono la stessa cosa
A volte si sente parlare di “Bonus Funerale”. È importante fare chiarezza:
-
- La detrazione fiscale del 19% è una misura nazionale, automatica e accessibile a tutti coloro che sostengono la spesa e presentano la dichiarazione dei redditi.
-
- I cosiddetti “bonus” sono invece contributi economici una tantum che possono essere erogati da Comuni, Regioni o enti previdenziali specifici (come l’INAIL in caso di morte sul lavoro). Si tratta di aiuti locali, non garantiti, che dipendono da bandi specifici e requisiti di reddito (ISEE) molto stringenti.
Sono due percorsi separati e potenzialmente cumulabili, ma la detrazione è l’unico beneficio fiscale certo e strutturale.
Bonus funerale o post mortem: Facciamo chiarezza
Oltre alla detrazione fiscale, che è un diritto a livello nazionale, è bene sapere che talvolta possono esistere altre forme di sostegno economico, spesso definite “Bonus Funerale” o “Bonus Post Mortem”. È fondamentale, però, non confondere i due strumenti.
Il Bonus Post Mortem è un contributo economico una tantum, ovvero erogato una sola volta, messo a disposizione da enti locali come Comuni o Regioni.
Per capire meglio le differenze, ecco i punti chiave:
- Natura del Beneficio: La detrazione fiscale è una riduzione delle tasse (IRPEF) che si ottiene in dichiarazione dei redditi. Il bonus, invece, è un’erogazione diretta di denaro alla famiglia.
- Ente Erogatore: La detrazione è gestita dallo Stato (Agenzia delle Entrate). Il bonus dipende interamente dalle decisioni e dalla disponibilità di fondi dell’ente locale (il proprio Comune o la propria Regione).
- Criteri di Accesso: La detrazione spetta a chiunque sostenga la spesa funebre con pagamenti tracciabili. Il bonus, al contrario, è quasi sempre legato a requisiti di reddito molto specifici (certificazione ISEE) ed è accessibile solo tramite la partecipazione a bandi pubblici con posti limitati.
Come Informarsi e Richiederlo Per sapere se nel proprio comune è attivo un bonus di questo tipo, è necessario consultare il sito ufficiale dell’ente locale o rivolgersi direttamente agli uffici dei servizi sociali. La richiesta va presentata seguendo le modalità indicate dal bando, allegando la documentazione richiesta (certificato di morte, fatture delle spese, attestazione ISEE, ecc.).
In sintesi, mentre la detrazione fiscale è un diritto consolidato, il bonus rappresenta un’opportunità aggiuntiva e non garantita, un aiuto concreto che può alleviare ulteriormente il peso economico solo se si rientra nei parametri previsti dal proprio ente locale.
Domande Frequenti (FAQ) sulla Detrazione Spese Funebri
Per chiarire ogni dubbio, abbiamo raccolto le domande più comuni che le famiglie ci pongono riguardo alla detrazione funerale.
La detrazione spetta anche per un funerale avvenuto all’estero?
Sì, la detrazione spetta anche per le spese funebri sostenute all’estero, a condizione che la documentazione sia completa e, se necessario, tradotta in italiano.
Cosa succede se la fattura supera i 1.550 euro?
La spesa è detraibile solo fino al tetto massimo. Anche se la fattura è di 4.000 euro, potrai inserire nella dichiarazione dei redditi solo l’importo di 1.550 euro, ottenendo un rimborso massimo di 294,50 €.
Posso detrarre le spese per i fiori o per il rinfresco funebre?
Solitamente no. Solo i costi direttamente fatturati dall’agenzia funebre e legati alla cerimonia sono considerati detraibili. Le spese accessorie, come i catering o l’acquisto di fiori da un fiorista separato, generalmente non rientrano.
Il “rimborso spese funerarie” è immediato?
No, non è un rimborso diretto. È una detrazione fiscale. Il beneficio economico si concretizza con un minor versamento di tasse o con un rimborso nella busta paga o nella pensione dopo aver presentato la dichiarazione dei redditi.