Successione auto defunto: la guida completa a costi, bollo e passaggio di proprietà a roma

Affrontare un lutto è un’esperienza emotivamente complessa e profonda. Oltre al dolore per la perdita, le famiglie si trovano spesso a dover gestire una serie di incombenze burocratiche e pratiche che possono apparire opprimenti. Tra queste, una delle più comuni e tecnicamente complesse riguarda il destino dei veicoli intestati alla persona scomparsa.

La gestione della successione di un’auto o di una moto di un defunto non è automatica e richiede una serie di passaggi legali e amministrativi precisi. Ignorare queste procedure non solo impedisce di utilizzare o vendere il veicolo, ma può portare a sanzioni significative e complicazioni future.

Comprendere cosa fare, a chi rivolgersi e quali scadenze rispettare è fondamentale. In questo articolo, affronteremo in modo chiaro e dettagliato l’intero processo: dall’accettazione dell’eredità al passaggio di proprietà (voltura), analizzando i costi specifici, la gestione del bollo auto e le diverse casistiche che possono presentarsi.

Come Funeral Srl, agenzia funebre che opera con discrezione e professionalità a Roma, sappiamo quanto sia importante alleggerire le famiglie da questi oneri. Il nostro compito è prenderci cura di ogni aspetto pratico con trasparenza, permettendovi di concentrarvi su ciò che conta davvero. Questa guida è parte del nostro impegno ad offrire un supporto concreto, anche oltre la cerimonia funebre.

Cos’è la successione del veicolo e perché è un obbligo di legge

Quando una persona viene a mancare, i suoi beni, inclusi i veicoli, entrano a far parte dell’asse ereditario. La “successione auto defunto” non è altro che il processo legale e amministrativo necessario per trasferire la proprietà del veicolo dal defunto (il de cuius) ai suoi eredi.

È un errore comune pensare che la semplice dichiarazione di successione (quella che si presenta all’Agenzia delle Entrate per immobili e conti correnti) sia sufficiente. I veicoli iscritti al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) richiedono una procedura separata e specifica.

L’importanza di agire: cosa succede se non si fa il passaggio di proprietà

Ignorare la voltura per decesso ha conseguenze serie. Il Codice della Strada stabilisce che gli eredi hanno l’obbligo di aggiornare la carta di circolazione e il certificato di proprietà.

Se questo non avviene:

  1. Sanzioni economiche: In caso di controllo, si rischiano multe significative per mancato aggiornamento dei documenti.
  2. Problemi assicurativi: L’assicurazione RCA potrebbe non coprire eventuali danni in caso di incidente, se il veicolo è ancora intestato al defunto (e l’erede non è registrato come nuovo proprietario).
  3. Blocco amministrativo: Il veicolo non può essere venduto, rottamato o legalmente utilizzato.
  4. Responsabilità oggettiva: Gli eredi rimangono responsabili per il veicolo, incluse multe future o il pagamento del bollo.

I 60 giorni: la scadenza cruciale per la voltura

La normativa italiana fissa un termine preciso per regolarizzare la posizione del veicolo: 60 giorni.

È fondamentale, però, capire da quando decorre questo termine. I 60 giorni non partono (quasi mai) dalla data del decesso, ma dalla data di autenticazione della firma sull’atto di accettazione dell’eredità.

L’accettazione dell’eredità è il primo, indispensabile passo. Senza questo atto formale, il PRA (Pubblico Registro Automobilistico) non può procedere con la trascrizione.

Accettazione dell’eredità: espressa o tacita?

Per ereditare un’auto, è necessario prima accettare formalmente l’eredità. Questa accettazione può avvenire in due modi:

  • Accettazione espressa: È un atto pubblico redatto da un notaio, con cui l’erede dichiara esplicitamente di accettare l’eredità. Questo atto ha un costo, ma offre la massima certezza legale, specialmente in caso di patrimoni complessi.
  • Accettazione tacita: Si verifica quando l’erede compie un atto che presuppone inequivocabilmente la sua volontà di accettare (e che non avrebbe il diritto di fare se non in qualità di erede). Richiedere la voltura dell’auto a proprio nome è considerato un atto di accettazione tacita.

Per la pratica della successione auto, spesso si utilizza un’accettazione tacita tramite una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, firmata dall’erede (o da tutti gli eredi) presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) o in Comune.

La procedura: come fare il passaggio di proprietà auto di un defunto

Una volta in possesso dell’atto di accettazione (o pronti a firmare la dichiarazione sostitutiva), si può procedere con la “voltura”, ovvero l’aggiornamento dei documenti del veicolo.

Dal 2020, la procedura è stata semplificata con l’introduzione del Documento Unico di Circolazione e Proprietà (DU), che sostituisce il vecchio libretto di circolazione e il certificato di proprietà (CDP).

I documenti necessari per la pratica

Per avviare la successione del veicolo, è indispensabile raccogliere la seguente documentazione:

  • Documento Unico (DU): Se il veicolo è stato immatricolato o ha subìto un passaggio dopo il 2020.
  • Certificato di Proprietà (CDP) e Carta di Circolazione: Se il veicolo è più vecchio e non ha ancora il DU.
  • Certificato di morte: In copia conforme o autocertificazione.
  • Atto di accettazione dell’eredità: In forma di atto pubblico (se espressa) o dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (se tacita).
  • Documento d’identità e codice fiscale del defunto.
  • Documenti d’identità e codici fiscali di tutti gli eredi.
  • Modulistica PRA/Motorizzazione: (es. modello NP3C per la registrazione al PRA e modello TT2119 per l’aggiornamento della carta di circolazione, anche se oggi spesso gestiti digitalmente dallo STA).

Dove sbrigare la pratica a roma

A Roma, come nel resto d’Italia, ci sono tre modi per gestire la voltura per decesso:

  1. Sportello Telematico dell’Automobilista (STA): È la soluzione più diretta. Si trovano presso le unità territoriali ACI (PRA), gli uffici provinciali della Motorizzazione Civile (UMC) e alcune delegazioni ACI o agenzie di pratiche auto abilitate. Lo STA permette di completare l’intera procedura in un unico luogo.
  2. Agenzia di pratiche automobilistiche: Questa è la soluzione più comoda, ma anche più costosa. L’agenzia agisce come intermediario, raccoglie i documenti e si occupa di tutta la burocrazia, addebitando un costo per il servizio.
  3. Fai-da-te (presso PRA e Motorizzazione separatamente): Una procedura ormai desueta e sconsigliata, che richiedeva di recarsi prima al PRA e poi alla Motorizzazione.

I costi della successione auto: un’analisi dettagliata

Uno degli aspetti più sentiti è quello economico. Quanto costa ereditare un’auto? I costi non sono fissi, ma dipendono da diversi fattori, in particolare dalla provincia di residenza e dalla potenza del veicolo.

Ecco un dettaglio delle voci di spesa principali:

  1. Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT): È la spesa più variabile e impattante. Viene calcolata in base ai Kilowatt (kW) del veicolo e alla provincia di residenza dell’erede. Ogni provincia stabilisce una tariffa base (fissata per legge) che può maggiorare fino al 30%. A Roma, l’IPT è calcolata con la maggiorazione massima.
    • Fino a 53 kW: Si paga un importo fisso.
    • Oltre i 53 kW: Si paga un importo per ogni singolo kW.
  2. Emolumenti ACI-PRA: Un costo fisso per la registrazione al Pubblico Registro Automobilistico (attualmente 27,00 €).
  3. Imposta di bollo: Si pagano due imposte di bollo (attualmente 32,00 € per l’iscrizione al PRA e 16,00 € per il rilascio del Documento Unico).
  4. Diritti Motorizzazione (DTT): Costo fisso per l’aggiornamento della carta di circolazione (attualmente 10,20 €).
  5. Costo autentica della firma: Se l’atto di accettazione (dichiarazione sostitutiva) viene firmato presso lo STA, il costo è generalmente nullo o molto basso. Se fatto in Comune, può avere un piccolo costo.

Se ci si affida a un’agenzia di pratiche auto o a una delegazione ACI, a queste cifre va aggiunto il costo del servizio di intermediazione.

Le sanzioni per il ritardo

Cosa succede se si superano i 60 giorni? Scattano le sanzioni.

Chi circola con un veicolo per cui non è stata effettuata la voltura per decesso è soggetto a una sanzione amministrativa (spesso diverse centinaia di euro) e al ritiro della carta di circolazione.

Inoltre, se si effettua la registrazione al PRA oltre il termine di 60 giorni, si dovrà pagare l’IPT maggiorata del 30% (come sanzione per il ritardo), oltre agli interessi legali.

La gestione dei casi complessi: più eredi, rinuncia e veicoli speciali

Non sempre la situazione è lineare. La presenza di più eredi o di veicoli particolari richiede attenzione supplementare.

Caso 1: L’auto viene ereditata da più eredi

Se gli eredi sono più di uno (ad esempio, la moglie e due figli), ci sono due strade principali:

  1. Intestazione a tutti gli eredi (comproprietà): Il veicolo viene registrato al PRA e sulla carta di circolazione a nome di tutti gli eredi, ognuno per la propria quota. Questa è la procedura standard.
  2. Intestazione a un solo erede: Gli eredi possono decidere, contestualmente all’accettazione dell’eredità, di intestare il veicolo a uno solo di loro. Questo, però, non è un semplice “favore”: costituisce un atto di vendita delle quote dagli altri eredi a quello che si intesta il mezzo.

    Attenzione: Se si sceglie la soluzione 1 (comproprietà) e solo in un secondo momento si decide di intestare l’auto a un unico erede, sarà necessario un secondo passaggio di proprietà (un atto di vendita tra coeredi), pagando nuovamente tutti i costi (inclusa l’IPT). È consigliabile decidere subito l’intestatario finale per risparmiare.

Caso 2: La successione di una moto o di uno scooter

La procedura per la successione di una moto o di un ciclomotore (50cc) è identica a quella delle auto. L’erede deve accettare l’eredità e procedere alla voltura entro 60 giorni.

Il vantaggio principale è economico: per i motocicli, l’IPT è un’imposta fissa e non dipende dalla potenza (kW), risultando quindi significativamente più bassa rispetto a un’automobile.

Caso 3: L’auto è vecchia o da rottamare

Se il veicolo del defunto è molto vecchio, non funzionante o di valore nullo, gli eredi potrebbero volerlo rottamare.

Tuttavia, non è possibile rottamare un veicolo intestato a un defunto. Per procedere alla demolizione, è necessario che un erede accetti l’eredità, effettui la voltura a proprio nome (pagando i relativi costi) e solo successivamente proceda con la rottamazione.

Caso 4: La rinuncia all’eredità

Se un erede decide di rinunciare all’intera eredità (tramite atto formale presso un notaio o il cancelliere del Tribunale), rinuncia automaticamente anche al veicolo. Non dovrà pagare nulla, ma non potrà avanzare alcun diritto sul mezzo.

Non è possibile rinunciare solo all’auto e accettare il resto: l’eredità è un blocco unico.

Il bollo auto del defunto: chi paga e quali sono le scadenze

Un altro capitolo spinoso è il bollo auto del defunto. Chi deve farsene carico?

La responsabilità ricade sugli eredi, ma le tempistiche sono fondamentali.

Se il bollo è scaduto prima del decesso

Se il defunto non aveva pagato un bollo la cui scadenza era precedente alla data della sua morte, quel debito (come tutti gli altri) rientra nell’asse ereditario. Gli eredi che accettano l’eredità sono tenuti a saldare l’importo dovuto, incluse eventuali sanzioni e interessi.

Se il bollo scade dopo il decesso

Se la scadenza del bollo avviene dopo la data del decesso, la responsabilità del pagamento spetta agli eredi (in quanto chiamati all’eredità e possessori de facto del bene).

Il pagamento deve essere effettuato dalla persona che diventerà il nuovo intestatario del veicolo, o ripartito tra i coeredi se il mezzo viene cointestato.

Bollo auto e i 60 giorni

La scadenza dei 60 giorni (per la voltura) e la scadenza del bollo sono due cose distinte. Il bollo segue la sua normale periodicità (solitamente annuale).

L’obbligo di pagare il bollo che scade dopo il decesso sorge immediatamente per gli eredi, indipendentemente dal fatto che abbiano già completato o meno la voltura. Una volta effettuata la voltura, il nuovo proprietario sarà l’unico referente per i pagamenti futuri.

Oltre la burocrazia: il supporto di Funeral Srl nel momento del lutto

Sappiamo, per esperienza quotidiana qui a Roma, che affrontare queste procedure mentre si elabora un lutto è un carico pesante. La terminologia è complessa, le scadenze sono rigide e gli uffici richiedono tempo ed energia.

L’approccio di Funeral Srl si fonda sulla convinzione che un servizio funebre moderno debba andare oltre l’organizzazione della cerimonia. Il nostro ruolo è quello di essere un punto di riferimento discreto e affidabile per tutte le necessità che emergono dopo un decesso.

Sebbene la voltura dell’auto sia una pratica specifica che richiede l’intervento di uno STA (come l’ACI o un’agenzia specializzata), il nostro supporto alle famiglie romane è completo. Ci occupiamo direttamente del disbrigo delle pratiche amministrative immediate (come la denuncia di morte e i permessi cimiteriali) e offriamo consulenza e indirizzamento per tutte le questioni successive, incluse quelle successorie.

Gestire la successione di un’auto di un defunto richiede lucidità e metodo. Il nostro consiglio è di non procrastinare: identificate l’erede (o gli eredi) che si occuperà della pratica, raccogliete i documenti del veicolo e rivolgetevi a uno sportello abilitato entro i 60 giorni dall’accettazione dell’eredità.

Affidarsi a professionisti, sia per l’ultimo saluto che per le incombenze che ne derivano, permette alla famiglia di vivere il lutto senza il peso di scadenze e sanzioni, onorando la memoria del proprio caro con serenità.